Il bosco sacro: viaggio nella bellezza
Il Bosco Sacro come passaggio dalla Natura selvaggia al Giardino antropizzato: viaggio spirituale dal selvaggio all’opera dell’Uomo. Un boschetto è inserito in uno spazio quadrato attraversato da una superficie rettilinea di specchio/acqua intorno alla quale narcisi e piante primaverili si specchiano: il raziocinio verso un ‘immagine di sè come un Narciso della Mitologia, attratto dalla propria immagine che appare in fondo al percorso. Il VIAGGIO è quindi da un luogo incoerente, aggrovigliato e fitto verso una fonte luminosa su un percorso sempre più aperto e spiritualmente elevato. La REALTA’ è una fresca immagine primaverile: un uomo giovane che si specchia; percorso simbolico per risvegliare il proprio ‘essere’e migliorarsi. Come un bosco in città per migliorare la qualità della vita delle persone in ambito urbano, verso la bellezza, verso il viaggio del sogno. AIGP, nel promuovere la cultura del verde, propone un’idea in grado di attirare l’attenzione sulla problematica del Verde in Città: l’idea del viaggio a ritroso verso il Bosco Sacro. Il dualismo tra Viaggio/Realtà rappresenta una valorizzazione delle alberature del clima mediterraneo, un tempo rappresentate dal Bosco romano.
- Viridis Soc.Coop.
- Soc Agricola Odorico Giampaolo Gallo Elena E Odorico Luca Ss;
- Boer Group S.r.l.;
- Vivai D’Andreis s.s. agr.di Remigio D’Andreis